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La manutenzione degli impianti elettrici condominiali

Le norme oggi vigenti in Italia prevedono per gli impianti elettrici dei condomini di nuova costruzione una dichiarazione che ne attesti la predisposizione a regola d’arte. Con questa locuzione si intendono una serie di requisiti che gli impianti elettrici devono avere, attestati da apposita certificazione rilasciata dal progettista e da chi ha posto in opera l’impianto, quindi l’impresa di costruzione o l’elettricista professionista. Questa legge vale sia per l’impianto condominiale, quello che riguarda le parti comuni dell’edificio, sia per gli impianti delle singole unità abitative.

La manutenzione sull’impianto elettrico

Tutta la manutenzione che viene effettuata sugli impianti elettrici all’interno di un condominio deve essere svolta da personale debitamente abilitato. Questo sia per semplici attività di riparazione, sia e soprattutto nel caso di ampliamenti e ristrutturazioni dell’impianto elettrico. In questo secondo caso è obbligatorio per il professionista rilasciare la documentazione che attesta la conformità alle leggi dell’impianto ristrutturato o posto in opera da zero. Quindi è importante che le attività di riparazione e di ristrutturazione siano effettuate da personale abilitato, che sia munito di tutto ciò che serve per svolgere le attività in sicurezza.

Gli attrezzi dell’elettricista

Chi si occupa della manutenzione e della posa di impianti elettrici civili e industriali utilizza attrezzature e DPI adatti a rendere la sua attività più sicura, tenendo lontano eventuali incidenti. Gli attrezzi utili per l’elettricista professionista sono molti; alcuni, come questo https://eshop.wuerth.it/Categorie-di-prodotti/Pinze-crimpatrici/311460220702.cyid/3114.cgid/it/IT/EUR/, sono a molti del tutto sconosciuti, ma risultano necessari al professionista quotidianamente. Oltre all’uso di appositi attrezzi, alcuni dei quali devono rispondere a specifiche normative a livello europeo, l’elettricista utilizza anche alcuni DPI, tra cui guanti e scarpe isolanti. Oggi gli elettricisti professionisti devono essere muniti anche di apposita abilitazione professionale, che garantisce lo svolgimento del loro lavoro conformemente alle norme.

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La manutenzione sui vecchi impianti

In Italia molte abitazioni sono particolarmente vecchie, costruite prima del 1970. Questo significa che al momento della costruzione le norme oggi vigenti non esistevano; per altro talune prescrizioni delle leggi odierne erano impossibili da seguire in un passato abbastanza prossimo. In ogni caso la manutenzione su tali impianti va svolta da personale abilitato, che sia in grado comunque di certificare l’attività svolta a regola d’arte. Le leggi oggi vigenti non obbligano il condominio a revisionare completamente l’impianto per predisporlo secondo le norme vigenti. È vero però che se l’assemblea decide di effettuare questo tipo di opera di manutenzione straordinaria, è possibile che tale attività coinvolga non solo le parti comuni ma anche le singole unità abitative. A maggior ragione questo tipo di attività dovrà essere svolto da un’impresa abilitata, che sia in grado di produrre la documentazione prevista dalle norme vigenti. Nel caso in cui un condomino si opponga a tale attività, l’amministratore ha l’obbligo e il diritto di invitarlo a effettuare tutti i lavori previsti dall’assemblea condominiale.

Quanto costa un impianto a norma

Mettere a norma un vecchio impianto elettrico può essere un’attività particolarmente costosa. Ricordiamo però che si tratta di attività di manutenzione straordinaria, che rientrano a pieno titolo all’interno delle opere agevolabili secondo le norme vigenti. In particolare i cittadini hanno diritto a un’agevolazione pari al 50% della spesa sostenuta.