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Installare, usare e montare l’aria condizionata, cosa comporta il condizionatore in condominio?

E’ poco probabile che nel comprare o prendere in affitto un appartamento in condominio il condizionatore manchi, ma se così fosse, o se richiedesse modifiche, vediamo cosa è possibile fare.

I punti di riferimento prima di compiere ogni cambiamento al nostro appartamento in condominio di cui non siamo certi, sono solitamente 3:

il regolamento di condominio,il regolamento comunale, ed il codice civile, come visto per il Barbecue infatti mancando una tutela specifica da parte della legge, intercede il regolamento condominiale.

Se ci fosse un contratto tipico

In linea con la tabella stabilita tra Confedilizia e le associazioni degli inquilini allora alcune cose sarebbero garantite.

Nel caso dei condizionatori, c’è una ripartizione di oneri che include i vari impianti di riscaldamento/condizionamento, per quanto riguarda quello che sarebbe responsabilità del Locatore ovvero, l’affittuario che concede l’immobile, è sua responsabilità installare e sostituire gli impianti e assicurarsi che siano a norma di legge, mentre il Conduttore, quindi l’inquilino ha il compito della manutenzione tipica dell’impianto e della pulizia dei filtri e la lettura dei contatori. Ovviamente è incluso l’onere del consumo di elettricità, combustibile e acqua che a seconda del caso l’impianto richieda.

Ostacoli nel montare le due parti del condizionatore

Nel montare un nuovo condizionatore dobbiamo considerare sia l’unità interna che esterna se presenti, se potete immaginare che fare buchi e mettere chiodi in una casa in affitto può risultare un problema, può risultare così anche per l’installazione di una unità interna a seconda del caso, risolto questo bisogna cercare di mettere l’unità esterna su un balcone del proprio appartamento, per evitare di ledere il decoro architettonico, cosa possibile se applicato sia su un muro perimetrale che uno affacciato verso l’interno, la cura del decoro è protetta dal codice civile, dobbiamo considerare che sia un beneficio di tutti, quindi parte della cosa comune e perciò c’è nello specifico il principio dell’articolo 1102 c.c. per cui chiunque dei partecipanti alla cosa comune, quindi gli altri condomini si possono servire della cosa comune purché non ne alterino l’uso originale o impediscano ad altri di farne uso in modo paritario.

Vedi anche:  Il mobiletto da balcone: un valido aiuto per la casa

Esempi pratici di cosa potrebbe verificarsi che porterebbe ad una rimozione del vostro condizionatore:

  • se per esempio doveste occupare la maggior parte della superficie disponibile per cui avete impedito ad altri di installare un impianto simile, un discorso sempre relativo alla incompatibilità con l’articolo 1102 c.c. per cui si impedisce l’uso della cosa comune agli altri condomini
  •  se la condensa di acqua recasse danno o disturbo ad altri vicini
  •  anche la questione del rumore come visto per il barbecue non è da sottovalutare anche se non ha sempre dei parametri obiettivi, se non che le emissioni di rumore non debbano essere superiori di 3 Db al rumore di fondo di un condizionatore già presente per cui può essere utile vedere i valori di rumore in Db di riferimento dell’impianto che si andasse a scegliere, come una comparazione con quelle unità che fossero già presenti nell’edificio.

Un lato positivo dell’installazione di un impianto di riscaldamento o condizionamento dell’aria in un appartamento in affitto sarà il vostro diritto a ricevere una indennità da parte del vostro affittuario per aver apportato una miglioria all’immobile, tuttavia questo non deve essere un incentivo per cercare una casa in affitto priva di condizionatore o impianto di riscaldamento, perché questo indennizzo è solitamente dovuto alla fine del contratto di locazione.